Test su Alcuni Trasformatori Audio
un
breve test, non esaustivo, per esplorare le possibilità di utilizzo di
trasformatori audio di classi diverse
Nonostante gli eccezionali integrati disponibili al giorno d'oggi,
specifici per l'utilizzo nel campo audio con linee bilanciate (ad es.
INA134, DRV134) io considero il Trasformatore,
purché di qualità adeguata al progetto, il componente
più adatto ad un sacco di funzioni.
Perché mi sento di affermare ciò è
spiegato chiaramente nel post "DI e Trasformatori",
dove mostro che la Reiezione del Rumore di Modo Comune (così
importante quando si debbono effettuare collegamenti lunghi in ambienti
disturbati) dipende esclusivamente dal bilanciamento delle impedenze.
Nonostante tutti gli svantaggi dei
trasformatori, in campo
professionale continuano ad essere usati, e se ciò succede
sicuramente c'è più di una ragione, dato che il costo
è tutt'altro che trascurabile.
I trasformatori audio per uso professionale hanno un costo molto
elevato: giusto per fare un esempio si
può acquistare un onesto mixer a 8 vie, di cui due con ingressi
bilanciati per microfono, con pochi euro in più (ma anche parecchi in
meno) del costo di un
solo trasformatore per ingresso microfonico.
Ma non sempre è indispensabile un trasformatore di prestazioni e
costo stratosferici: in un preamplificatore per microfono a
condensatore, da studio di registrazione, o un una console Neve o
Neumann non userei nulla di diverso da Jensen, Lundahl o Sowter (in
ordine alfabetico, non di preferenza, e sicuramente c'è qualche
altro costruttore allo stesso livello).
Ma per l'uscita DI di un amplificatore per chitarra forse si può
scegliere qualche cosa di ragionevolmente economico senza penalizzare
le prestazioni in modo sensibile.
Nella mia ricerca in rete sono capitato sul sito FCE, un costruttore di
Jesi, quindi italianissimo, i cui datasheets sembravano promettenti.
Ho contattato FCE e mi sono procurato alcuni esemplari di trasformatori
adatti all'uso: i TAUD250.
Ho quindi eseguito un semplice test comparativo dei modelli LL1591,
LL1527, TAUD250, che si vedono nella Fig.01.

Fig.
01: i trasformatori audio oggetto del test
Ho testato tutti i trasformatori con il
rapporto di trasformazione 1:1
(i Lundahl possono essere connessi in vari modi), utilizzando il
software RMAA,
un software nato per testare essenzialmente interfacce
audio e quindi adattissimo allo scopo.
Il test è stato eseguito collegando il canale destro in loop
(uscita -> ingresso) ed il trasformatore sotto test al canale
sinistro: uscita -> primario // secondario ->
ingresso.
Le misure sono eseguite a -1 dBu, le misure esposte riguardano
principalmente la risposta in frequenza e la Distorsione Armonica
Totale (THD), misurata ad 1 kHz, ma RMAA fornisce anche un quadro
riassuntivo sinottico con altri parametri interessanti, in Fig. 02.

Fig. 02
quadro sinottico delle prestazioni
Preventivamente è stato eseguito un
test della sola scheda
audio, in loop ingresso -> uscita sui due canali, per avere un
riferimento, citato come “mapper_system” nel quadro
sinottico.
È stata inoltre eseguita la misura del solo rumore, sia della
sola scheda audio sia dei tre trasformatori collegati, per poter
estrapolare, almeno in modo qualitativo, il contributo dei collegamenti
non schermati dei traformatori allo spettro delle figure di distorsione
(che comprende sia distorsione che rumore).
Quindi la misura non è di fatto una misura
“assoluta” (ammesso che un termine del genere abbia un
significato) ma una misura del peggioramento delle prestazioni a
seguito dell'inserimento del trasformatore, che è la cosa
più interessante e che comunque illustra molto chiaramente le
prestazioni dei trasformatori.
La scheda audio è quella di serie del MacBook (il mio Mac
è configurato come dual-boot e quindi avviato con Windows XP
Professional per poter eseguire RMAA).
Ho usato la scheda integrata in quanto ha una
THD decisamente bassa, anche se la risposta in frequenza
non è perfettamente lineare: trattandosi di una misura per
“differenza” è sufficiente che la distorsione
sia tanto bassa da non mascherare la distorsione del trasformatore
con quella della
scheda, e la risposta in frequenza si valuta comunque per confronto.
Nelle Figure che seguono si vedono i risultati delle misure.
Scheda Audio

Risposta in frequenza

Noise

Distorsione armonica
totale (+ Noise)
Lundahl LL1591

Risposta in frequenza

Noise

Distorsione armonica
totale (+ Noise)
Lundahl LL1527

Risposta in frequenza

Noise

Distorsione armonica
totale (+ Noise)
TAUD 250

Risposta in frequenza

Noise

Distorsione armonica
totale (+ Noise)
Commento alle misure
I due trasformatori Lundahl si comportano in modo sostanzialmente
identico, con prestazioni eccellenti: la risposta in frequenza si
sovrappone praticamente alla risposta della scheda da sola, a parte la
perdita di inserzione di un paio di decimi di dB, la distorsione
armonica è a livelli bassissimi, come si vede dallo
spettro: siamo a -95 dB; in termini numerici la THD è
0,0075 % (dato fornito da RMAA nel quadro sinottico) che aggiunge
pochissimo alla THD 0,0066% della scheda.
Il TAUD250 non è allo stesso livello, la THD è di un
ordine di grandezza superiore, ma il valore numerico è
0,08%, un valore comunque buono.
È da notare il contributo del rumore, assente nella misura della
sola scheda, eseguita con un cavo schermato corto per il loop, che
è invece presente nelle misure dei trasformatori, eseguite per
necessità con cavi più lunghi non schermati per tutta la
loro lunghezza (a causa dei connettori a pinza).
Il rumore è sostanzialmente simile per tutti i trasformatori,
costituito essenzialmente da alte frequenze (a parte i contributi a 50
Hz e multipli, facilmente identificabili), questo autorizza a credere
che sia dovuto essenzialmente all'ambiente, e deve essere sottratto
alle figure di distorsione.
Il punto debole del TAUD250 è la risposta in frequenza, grosso
modo -3 dB a 50 Hz, ma è una pecca che potrebbe essere rimediata
con una lieve equalizzazione dell'amplificatore pilota.
Anche la distorsione di intermodulazione è nettamente peggiore per il
TAUD250.
La prova finale, che decide se il
trasformatore è un oggetto
interessante, è il test sul campo, cioè la
registrazione di alcuni giri di basso mediante il Li'l Amp ed Audacity,
registrando a 96 kHz / 16 bit, prima direttamente dall'uscita linea del
Li'l Amp, poi interponendo fra l'uscita linea e l'ingresso scheda
i trasformatori: ho registrato linee di basso partendo dal MI (41 Hz)
proprio per mettere alla prova il TAUD250.
L'ascolto dei sample registrati è stato eseguito con il mio
HiFi, i cui componenti sono già stati presentati su queste
pagine.
Alla prova con un segnale musicale vero non sono riuscito ad apprezzare
differenze fra le varie registrazioni, solo una sfumatura nella
risposta in frequenza nel TAUD250, come c'era da aspettarsi, ma nulla
cui non si possa porre rimedio con l'equalizzazione.
Non ho avvertito distorsione, pur essendo abituato al suono valvolare
(che sicuramente ha distorsione maggiore di questi trasformatori, ma di
ordine basso, mentre la distorsione dei trasformatori, come si vede
dagli spettri, è più spostata su armoniche di ordine
elevato).
Quindi il TAUD250 a mio parere è un ottimo candidato per
l'uscita DI di qualsiasi amplificatore per strumenti, al modico costo
di 25€, che è sempre molto più elevato del costo di
una DI elettronica, ma sicuramente più allineato al costo
di un amplificatore come il Li'l Amp o anche il B100.
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